Secondo fonti dall’interno dell’Iran, Gholamreza Khosravi Savadjani, prigioniero politico, rischia di essere messo a morte nei prossimi giorni.
Iran Human Rights (IHR) esorta la comunità internazionale ad agire immediatamente per salvare la vita di Khosravi.
I familiari di Khosravi sono stati informati da fonti della prigione di Evin a Teheran che la sentenza di morte verrà eseguita il 10 settembre. Secondo le stesse fonti, l’ufficio per l’esecuzione delle sentenze di Evin è a conoscenza della data programmata per l’esecuzione.
Gholamreza Khosravi Savadjani (50 anni) si trova in questo momento nella sezione 350 di Evin. Abdolfattah Soltani, uno degli avvocati di Khosravi, si trova a sua volta, attualmente, nella stessa sezione del carcere.
Secondo la famiglia del prigioniero, che lo ha potuto visitarlo alcuni giorni fa, Khosravi è in buone condizioni di spirito e ha detto che le autorità non gli hanno ancora annunciato la data dell’esecuzione.
Gholamreza Khosravi Savadjani era stato arrestato nel 2008 a Rafsanjan (provincia di Kerman) a causa della sua presunta collaborazione con il canale televisivo in esilio Simay-e Azadi (Voce della libertà), che è legato all’Organizzazione dei Mojaheddin del popolo (PMOI o MEK). Nel 2008 Khosravi era stato condannato a un totale di 6 anni di detenzione. Fu accusato di spionaggio e di collaborazione con la rete televisiva pro-PMOI. Nonostante fosse stato già giudicato, venne riprocessato per le stesse accuse, e stavolta incriminato di Moharebeh (guerra contro Dio), e condannato a morte. La sentenza di morte è stata confermata dalla Corte suprema il 21 aprile scorso e infine inviata all’ufficio per l’esecuzione delle sentenze del carcere di Evin.
Gholamreza Khosravi Savadjani, secondo quanto è stato riportato, ha trascorso più di 40 mesi in isolamento in diverse sezioni di varie prigioni, tra cui il braccio 240 di Evin. Fonti bene informate sostengono che sia stato sottoposto a torture e pressioni perché rendesse una confessione in tv. Si ritiene che il rifiuto di Khosravi di rendere tale confessione sia la ragione per cui è stato condannato a morte.
Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce internazionale di Iran Human Rights (IHR), ha condannato la sentenza di morte contro Gholamreza Khosravi Savadjani e ha affermato: “La condanna a morte di Khosravi è illegale perfino per la legge iraniana. Ad esempio nessuno può essere processato e condannato più di una volta per lo stesso reato.” “Giunti a questo punto - ha aggiunto Amiry-Moghaddam – solo un ordine del capo della magistratura o della Guida suprema può fermare l’esecuzione di Khosravi. Esortiamo le Nazioni Unite e tutti i paesi che hanno relazioni diplomatiche con l’Iran ad usare i loro canali per fare in modo che le autorità iraniane annullino l’ingiusta condanna contro Khosravi. Esortiamo anche tutti coloro che conoscono la storia e il caso di Gholamreza Khosravi Savadjani a reagire a questa ingiustizia e ad unirsi alla campagna internazionale per salvare la sua vita”.
Firma l’appello di Amnesty International per Gholamreza Khosravi