Quarantuno prigionieri politici iraniani hanno sottoscritto una dichiarazione in cui protestano contro la “pressione” e le “restrizioni” imposte ai compagni di cella nella sezione 350 del carcere di Evin a Teheran.
Stando a quanto scrive il sito web Kaleme, il documento definisce “illegale” e “in violazione dei diritti dei prigrionieri” il trasferimento di Mohammad Seifzadeh, membro del Centro dei Difensori dei Diritti Umani, e Mostafa Nili, attivista per i diritti umani, dal carcere di Evin a quello di Rejaishar a Karaj. I prigionieri, nella loro dichiarazione, sostengono che il trasferimento è una ritorsione delle autorità dopo che i due avevano confermato che Sattar Beheshti, il blogger iraniano in carcere, era stato torturato a morte nel penitenziario di Evin.
L’annuncio del trasferimento ha causato massicce proteste tra i carcerati, durate circa 7 ore ed accompagnate da canti e inni come “Abbasso il dittatore” o “Abbasso l’oppressore, che sia un re o un Leader”.
Fonte: Persianbanoo e Radio Zamaneh