Secondo fonti attendibili, fino a 400 prigionieri potrebbero essere stati messi a morte nella prigione di Vakilabad, a Mashhad, negli ultimi quattro o cinque mesi.
Vi sarebbero state esecuzioni segrete ogni mercoledì e domenica, se non addirittura tre giorni alla settimana. Non sono disponibili informazioni sul numero esatto di prigionieri messi a morte, ma in almeno un’occasione vi sarebbero state come minimo 50 esecuzioni. Esecuzioni settimanali starebbero tuttora avendo luogo.
Le informazioni su queste esecuzioni di massa sono state confermate da due distinte fonti. Iran Human Rights (IHR) fornirà ulteriori dettagli non appena disponibili.
Già nel settembre 2010, IHR e diverse altre organizzazioni per i diritti umani avevano lanciato l’allarme sulle esecuzioni segrete di massa nella prigione d Vakilabad. Secondo il rapporto annuale sulla pena di morte di IHR, in questa prigione sono state eseguite almeno 226 condanne a morte nel 2010 e almeno 133 nel 2011. Dal totale sono state escluse altre 200 possibili esecuzioni su cui però non sono emersi ulteriori dettagli.
Le pressioni internazionali avevano spinto alla fine del 2011 l’Iran a sospendere temporaneamente le esecuzioni.
IHR sollecita la comunità internazionale a prendere posizione di fronte alle denunce di esecuzioni segrete di massa nella prigione di Vakilabad. Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce di IHR, ha dichiarato: “Chiediamo alle Nazioni Unite di inviare una missione d’inchiesta in Iran per indagare con la massima
priorità sulle denunce di esecuzioni di massa nella prigione di Vakilabad”.