Ancora esecuzioni nella Repubblica Islamica dell’Iran: otto vittime in poche ore
Il pubblico ministero di Zanjan, Hassan Mozaffari, ha riferito dell’esecuzione di un detenuto per Moharebeh (comunemente tradotto come “inimicizia contro Dio”) nella prigione centrale di Zanjan. Secondo le notizie, lo scorso 12 gennaio, una folla ha assistito all’impiccagione dell’uomo, identificato solo come H.S., nei pressi della prigione.
Mozzaffari ha riferito che il detenuto era stato arrestato a luglio del 2014 insieme ad un complice, identificato come A.A., per aver commesso rapine, contraffazione, estorsione, rapina a mano armata, torture e aggressioni fisiche. A.A. è stato impiccato la mattina del 26 aprile del 2015.
Altri sette detenuti sono stati impiccati a sud, ovest e nord Iran. Secondo il sito di informazione iraniano, Javan, i tre pionieri sono stati impiccati nella Prigione Larestan (nella regione sud di Fars) per reati di droga con armi. Le esecuzioni sarebbero avvenute il 10 gennaio. Un sito di informazione locale, Sohbat, ha identificato le vittime come: B.G., M.H., e A.B., tutti tra i 35 e i 40 anni.
Secondo il gruppo per i diritti umani, HRANA, un prigioniero è stato impiccato nella prigione Khorramabad (a ovest della provincia di Mazandaran) con accuse di omicidio. Il detenuto, che è stato identificato come Ghodrat Garavand, è stato messo a morte il 10 gennaio. Fonti ufficiali iraniane, inclusa la Magistratura, hanno taciuto in merito a questa esecuzione.
Secondo l’ufficio stampa della magistratura di Mazandaran, tre detenuti non identificati sono stati impiccati nella prigione centrale di Sari (nel provincia nord di Mazandaran)per reati di droga. La data delle esecuzioni e i nomi delle vittime non sono stati riportati.
Fonte: Ira Human Rights