Nel 110° giorno di sciopero della fame di Mehdi Khazali, alcuni attivisti politici hanno fatto visita alla moglie. Durante questo incontro, la donna ha criticato il silenzio dei Grandi Ayatollah e degli alti funzionari del clero riguardo alla situazione del marito.
Secondo il sito Kalameh, la moglie di Khazali ha descritto la pressione a cui è sottoposto il marito: “E’ ormai da sei mesi che Mehdi viene tenuto in una piccola cella, in terribili condizioni e senza i servizi di base, ed è rimasto in sciopero della fame per 110 giorni sotto stretta sorveglianza”.
La signora Khazali ha aggiunto che le loro già brevi telefonate sono sempre più disturbate dalle molestie degli agenti e, soprattutto, che le condizioni di salute del marito “sono allarmanti”: “stando a quel che mi ha detto Mehdi durante la nostra ultima conversazione, è svenuto due volte a causa di una persistente debolezza e bassa pressione sanguigna, gli manca il respiro e, a causa di una cronica malattia cardiaca, ha bisogno di essere ospedalizzato.”
Mehdi Khazali, medico, scrittore e blogger, è stato arrestato il 9 gennaio scorso, per la terza volta dalle contestate elezioni presidenziali del giugno 2009. Le accuse a suo carico erano “propaganda contro il sistema”, “pubblicazione di menzogne” e “turbativa della pubblica opinione”. Figlio di un noto esponente religioso, l’Ayatollah Khazali (influente membro del Consiglio dei Guardiani), Mehdi Khazali è stato spesso critico nei confronti delle autorità della Repubblica Islamica dell’Iran e ha ripetutamente denunciato le violazioni dei diritti umani da loro commesse. Pochi giorni prima del suo ultimo arresto si era rivolto, con una lettera aperta, alla Guida Suprema dell’Iran, l’Ayatollah Seyed Ali Khamenei.
Qui si seguito, la lettera che la signora Khazali ha mandato ai Grandi Ayatollah, agli alti funzionari del clero e ai giuristi:
“Nel nome di Dio, dei martiri e di chi dice la verità,
Grandi Ayatollah, alti funzionari del clero, seminaristi, giuristi, nobile popolo dell’Iran, autorità, membri del governo e uomini al potere: Io, la moglie di Mehdi Khazali [...] dichiaro che la vita di mio marito è in pericolo. Questo grande uomo è vicino al martirio. Sono frastornata dal fatto che le autorità siano consapevoli di questa situazione e non facciano nulla, e che i Grandi Ayatollah e i giuristi stiano a guardare in silenzio.
[...]
Oggi, con lacrime di sangue, urlo l’innocenza di mio marito.”
Fonte: Persianbanoo