Nazanin Khosravani
Nazanin Khosravani, giornalista e prigioniera politica, è stata rilasciata dietro pagamento di cauzione poche ore fa. Stava scontando nel carcere di Evin (Teheran) una pena a 6 anni di detenzione. Nè da notizia il sito Kaleme, vicino all’opposizione.
Si trovava in prigione dal 5 marzo scorso, quando era stata chiamata a Evin per cominciare a scontare la sua pena. Convocata dalle autorità una settimana prima, si era recata in carcere da sola, ma le era stato detto di tornare il giorno dopo. Per due o tre giorni era andata avanti e indietro da Evin e le autorità le avevano proposto di firmare una lettera in cui chiedeva perdono e ammetteva di aver commesso “degli errori”. Khosravani aveva rifiutato di firmare ritenendo di non aver commesso alcun reato e di non avere fatto nulla per cui chiedere scusa. Infine, il 5 marzo, era tornata a Evin e, stavolta, dopo un nuovo rifiuto di sottoscrivere una richiesta di perdono, era stata costretta a rimanerci.
Nazanin Khosravani, 35 anni, è una giornalista che ha lavorato per vari giornali riformisti: Norooz, Bahar, Doran-e Emrooz, Kargozaran e Sarmayeh, nonché per l’agenzia Aftab News. Era tuttavia disoccupata quando venne arrestata la prima volta, il 3 novembre 2010. Trascorse in cella 132 giorni, e molte settimane in isolamento, nella sezione 209 di Evin, prima di essere rilasciata nel marzo 2011 pagando una cauzione di 600mila dollari.
Il 17 aprile 2011 la sezione 26 del Tribunale rivoluzionario di Teheran (giudice Pir-Abbasi) l’aveva condannata a 6 anni di detenzione per le accuse di “raduno illegale e cospirazione contro la sicurezza nazionale” e di “propaganda contro il sistema”.
Fonte: Kaleme
