Lunedì 12 marzo l’osservatore speciale dell’ONU Mr. Ahmad Shaheed ha presentato il suo rapporto sulla situazione dei diritti umani in Iran al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra.
Iran Human Rights (IHR) accoglie con favore il rapporto presentato dall’osseravtore speciale. Commentando il rapporto, il portavoce di IHR Mahmood Amiry-Moghaddam ha dichiarato: “Questo è un rapporto importante che documenta accuratamente alcune delle gravi violazioni dei diritti umani in Iran”. Dal momento che all’osservatore speciale non è stato permesso dalle autorità iraniane di recarsi in Iran, – ha aggiunto – è comprensibile che il rapporto non sia esaustivo di tutti i casi di violazioni di diritti umani nel paese”. Il portavoce di IHR infine si augura che il mandato dell’osservatore venga prorogato per un periodo di tempo più lungo.
Presentazione del Rapporto:
In un comunicato rilasciato per la presentazione del rapporto al Consiglio dei Diritti Umani, Mr. Shaheed ha fornito maggiori dettagli su alcuni casi che sono stati solo menzionati nel rapporto. Uno di questi casi è quello di Zanyar e Loghman Moradi, due prigionieri curdi in attesa di esecuzione.
Mr. Shaheed ha dichiarato: “…diverse fonti concordano nell’affermare che Zanyar e Loghman Moradi, arrestati nel 2009 con l’accusa di aver ucciso il figlio di un Imam, sono stati detenuti per circa nove mesi senza che venisse formulata alcuna accusa. Le testimonianze raccolte riferiscono che Zanyar e Loghman Moradi sono stati costretti a confessare l’omicidio dopo essere stati duramente picchiati e minacciati di stupro. I testimoni hanno inoltre dichiarato che non esistono prove o testimoni a carico dei due imputati, ai quali non è stato permesso di avere alcun incontro con il loro avvocato. Entrambi gli uomini sono stati condannati all’impiccagione pubblica il 22 dicembre 2010 dalla 15esima sezione della Corte Rivoluzionaria di Teheran”.
L’osservatore speciale delle Nazioni Unite Mr. Shaheed ha anche menzionato i casi di Abdolfattah Soltani e Narges Mohammadi, entrambi avvocati per i diritti umani, entrambi condannati al carcere. Mr. Shaheed ha dichiarato: “Accade di frequente, secondo le informazioni raccolte, che anche coloro che assumono la difesa legale degli accusati vadano incontro a severe misure punitive. Abdolfattah Soltani per esempio, avvocato e vincitore del Premio Norimberga per i diritti umani, è stato arrestato con l’accusa di “propaganda contro il regime”,” di aver co-fondato il Centro dei Difensori dei Diritti Umani “, “di raduni illegali che attentano alla sicurezza nazionale”, “di aver accettato un premio illegale” e “di aver usufruito di guadagni illegali” derivanti dallo stesso premio”. Mr. Soltani è stato condannato a 18 anni di prigione e alla sospensione della professione legale per 20 anni. Allo stesso modo, la signora Mohammadi Narges, anche lei avvocatessa dei diritti umani e vice Presidente del Centro dei Difensori dei Diritti Umani – fondato dal premio Nobel Shirin Ebadi – è stata recentemente condannata a 6 anni di carcere dalla 26esima sezione della Corte Rivoluzionaria di Teheran.