Javad Saberi: giovane messo a morte per un reato commesso quando era minorenne | Iran Human Rights

Javad Saberi: giovane messo a morte per un reato commesso quando era minorenne

Javad Saberi

Il 16 aprile Iran Human Rights ha avuto notizia dell’esecuzione di un minore in Iran. Secondo le fonti dell’organizzazione cinque prigionieri sono stati impiccati all’alba del 15 aprile nella prigione Rajaishahr Karaj (zona ovest di Teheran).  I cinque prigionieri erano accusati di omicidio. Uno delle persone messe a morte, identificata come Javan Saberi, è stata condannata a morte per un omicidio commesso quando aveva meno di 18 anni. Secondo le fonti di IHR, Javad Saberi aveva una grave malattia mentale ed era stato ricoverato nell’ospedale psichiatrico “Amin Abad”. 

IHR ha ricevuto informazioni che confermano che Javad Saberi aveva 17 anni e 10 mesi quando è stato arrestato per il presunto omicidio. Stando a quanto riferito, la data di nascita di Saberi è il 6 novembre 1990 e la data dell’arresto è il 24 settembre del 2008.

Il ragazzo, oltre alla condanna a morte per omicidio, è stato anche condannato a 30 frustate per il possesso di 20 centigrammi di droga. La sua condanna alla fustigazione è stata eseguita il 16 giugno 2013.

L’Iran è uno dei pochi paesi al mondo che impongono la condanna a morte per reati commessi al di sotto dei 18 anni. Secondo il rapporto annuale di IHR sulla pena di morte, almeno 14 minorenni sono stati messi a morte in Iran nel 2014.

 

Fonte: Iran Human Rights 

Iran Human Rights Italia Onlus è la sezione italiana di Iran Human Rights(IHR), organizzazione non governativa, apartitica e politicamente indipendente che ha sede a Oslo ed è attiva dal 2007.

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