Tre prigionieri sono stati impiccati in pubblico a Mashhad, nel nordest dell’Iran, di fronte a una folla di persone e alla presenza di bambini. Il mese scorso le autorità iraniane, in risposta alla condanna del Relatore Speciale ONU sulle esecuzioni in Iran, avevano dichiarato che “le persone sono di rado impiccate in pubblico e quando accade prendiamo le misure necessarie a evitare che minori vedano la scena dell’esecuzione”.
L’esecuzione ha avuto il 27 maggio. Secondo la tv di stato iraniana, gli uomini erano accusati di rapina a mano armata, sequestro e detenzione di armi. Due di loro avevano 27 anni, l’altro era un trentottenne. Nessuno di loro è stato identificato per nome. Le immagini mostrate dai media iraniani mostrano diversi bambini che assistono alle impiccagioni.
Famiglie assistono all’esecuzione in pubblico a Mashhad
Intanto, l’ondata di esecuzioni non si ferma. Il boia continua a uccidere, spesso dietro le sbarre. L’agenzia di stampa iraniana IRNA ha riportato l’esecuzione di un uomo, condannato per omicidio, il 28 maggio nella prigione di Gachsaran, nel nord ovest dell’Iran. Secondo fonti non ufficiali, inoltre, due uomini accusati di omicidio sono stati impiccati nel carcere di Kerman, nel sud est del paese.