Mahmoud Beheshti Langroodi, insegnante e sindacalista iraniano condannato a nove anni di detenzione, è stato trasferito dalla prigione di Evin all’ ospedale, lo scorso 7 maggio, per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute in seguito allo sciopero della fame.
Baheshti Langroodi era in sciopero della fame dal 20 aprile e negli ultimi giorni ha rifiutato anche l’acqua. Il 6 maggio, dopo 5 giorni senza bere, le sue condizioni sono seriamente peggiorate. Secondo quanto riportato da Human Rights Activists News Agency, dai primi controlli è stato riscontrato un sanguinamento allo stomaco. L’organizzazione sta cercando di accendere i riflettori sul caso di Langaroodi attraverso Twitter con l’hastag #FreeBeheshti e chiede il rilascio immediato dell’insegnante.
Il 20 aprile Beheshti Langroodi ha dichiarato: “porterò avanti lo sciopero della fame, rifiuterà qualsiasi cibo e bevanda, tranne acqua, tè, zucchero e sale, fino alla fine della mia pena e fino a quando non avrò diritto a un processo basato sull’articolo 168 della Costituzione”. “Se mi accade qualcosa di brutto durante o dopo lo sciopero della fame, la responsabilità sarà di coloro che se ne stanno in silenzio e che sono indifferenti di fronte alla mia domanda di giustizia” , ha aggiunto Beheshti.
Fonte: Radio Zamaneh
