Il capo del dipartimento stampa estera presso il ministero iraniano della Cultura ha annunciato la data del processo contro la referente dell’ufficio di Teheran dell’agenzia di stampa Reuters. Mohammad Javad Aghajari ha dichiarato che la prima udienza del processo contro Parisa Hafezi, capo della sede iraniana della Reuters, accusata di aver definito le atlete iraniane “terroriste”, avrà luogo il 30 settembre.
Il ministro ha aggiunto: “E’ probabile che il tribunale deciderà che tutte le attività della Reuters saranno vietate a Teheran. In tal caso il suo ufficio verrà chiuso. Ma fino a che il giudice non arriverà a una decisione, le attività dell’agenzia sono sospese”.
Aghajari sostiene che la Reuters sia tra le agenzie di stampa straniere che ha ricevuto più avvertimenti sull’inaccettabile natura di alcune informazioni pubblicate.
Il funzionaro del dicastero della Cultura ha dichiarato che, anche se la Reuters si è scusata per iscritto e nel corso di una conversazione telefonica, le scuse ufficiali devono essere fatte di persona durante un colloquio riguardo le attività future della stessa agenzia.
Nel corso di quest’anno, la Reuters ha pubblicato un dossier in cui si sosteneva che 3 mila donne ninja erano state addestrate a Karaj. Nel report si specificava che le esercitazioni erano mirate a “uccidere invasori stranieri” e si accusava il governo iraniano di addestrare assassini.
Le atlete iraniane esperte di arti marziali, le cui immagini sono presenti nel dossier, hanno fatto causa all’agenzia. Subito dopo, le autorità iraniane hanno sospeso le attività della Reuters a Teheran e hanno intrapreso un’azione legale contro Parisa Hafezi, il capo dell’ufficio dell’agenzia nella capitale iraniana.
La Reuters ha risposto cambiando il contenuto della sua inchiesta e scusandosi per le proprie azioni.
Fonte: Radio Zamaneh