Nonostante le sue pessime condizioni di salute, il prigioniero politico Hossein Ronaghi Maleki ha cominciato uno sciopero della fame nel carcere di Evin, dove è attualmente detenuto.
Blogger e attivista per i diritti umani, Ronaghi Maleki intende protestare contro la decisione delle autorità di negargli cure mediche appropriate e di concedergli un permesso per ricevere tali cure fuori dal carcere. Secondo le notizie riportate da HRANA (Human Rights Activists News Agency), Hossein ha comunicato la sua decisione ieri, nel corso di una conversazione telefonica con la famiglia.
26 anni, nativo di Tabriz, Ronaghi Maleki è stato un noto blogger con il nome di “Babak Khorramdin”, e ha anche scritto software per superare i filtri imposti dalla censura alla libera navigazione in rete ed è stato direttore generale di Iran Proxy Network.
Arrestato nel dicembre 2009, è stato tenuto per mesi in isolamento e ha subito pressioni di ogni genere perché rendesse una piena confessione. La sezione 26 del tribunale rivoluzionario di Teheran, presieduta dal giudice Pir-Abbasi, lo ha condannato a 15 anni di carcere (sentenza confermata dalla sezione 54 della corte d’appello) giudicandolo colpevole di essere membro del gruppo Iran Proxy Network e di “avere offeso la Guida suprema e il Presidente”.
Attualmente soffre di gravi problemi ai reni, dovuti presumibilmente ai pesanti colpi subiti nel corso degli interrogatori in prigione. A causa del malfunzionamento dei reni, Ronaghi Maleki ha dovuto subire ben quattro interventi di pieloplastica, dopo ognuno dei quali è stato riportato in carcere prima che si fosse del tutto ripreso, il che ha comportato infezioni renali ed emorragie.
Secondo i radiologi che hanno esaminato la sua più recente TAC, il rene sinistro non funziona più e deve essere rimosso. E anche il destro ha perso gran parte della sua funzionalità, cosicché se Ronaghi Maleki non verrà sottoposto con urgenza ad un intervento chirurgico, perderà entrambi i reni.
Fonte: blog Persianbanoo e HRANA