Non si parli sempre e solo di affari da stringere e di spazi di mercato da conquistare per le imprese italiane, ma anche di diritti e libertà da garantire a milioni di cittadini iraniani. E’ la raccomandazione accorata che Iran Human Rights Italia rivolge alla delegazione italiana che da oggi al 10 febbraio sarà in missione a Teheran. Quasi duecento tra imprese, associazioni e banche saranno rappresentate in Iran sotto la guida del Ministro delle politiche agricole e forestali Maurizio Martina e del Ministro delle infrastrutture e trasporti Graziano Delrio. Un viaggio che fa seguito alla visita a Roma del presidente della Repubblica Islamica dell’Iran Hassan Rouhani e che è finalizzato alla firma di nuove intese economiche e commerciali tra i due Paesi.
Iran Human Rights Italia prende atto che tra l’Italia e l’Iran si è ormai aperta una nuova e proficua fase di collaborazione, ma constata con rammarico che nel dialogo crescente tra i due Paesi la tematica dei diritti umani sia continuamente accantonata, quasi per non infastidire un prezioso partner economico. Un paese come l’Italia dovrebbe invece avere sui diritti umani un atteggiamento costante e coerente. I diritti umani non possono essere tema che si usa o si nasconde – con fini politici – a seconda dei momenti, dell’interlocutore che siede a Teheran e dei rapporti, amichevoli o no, che si intendono intrattenere con l’Iran. Proprio la tragica sorte toccata in questi giorni a Giulio Regeni in Egitto dimostra quanto sia miope e quanto possa avere effetti dolorosi e tragici mantenere rapporti commerciali con un paese senza mai prendere in esame né criticare la situazione dei diritti umani di quello stesso paese.
”Noi non pensiamo che l’Iran debba essere ricacciato nell’isolamento in cui ha vissuto durante il periodo di sanzioni economiche – sottolinea la presidente di IHR Italia Cristina Annunziata – anzi auspichiamo che torni presto e a pieno titolo a recitare il fondamentale ruolo di protagonista all’altezza della sua storia e della sua cultura. Riteniamo tuttavia che questo non possa avvenire davvero fino a quando la Repubblica Islamica non cesserà di negare diritti fondamentali dei suoi stessi cittadini, di reprimere la libertà di pensiero e di espressione, di impiccare ogni anno centinaia di prigionieri”. ”Il Medio Oriente e il mondo intero hanno bisogno di un Iran fatto di cittadine e cittadini liberi – conclude Annunziata – e non solo di un mercato in più e di nuovo partner economico. In questa direzione, una volta ancora, ci aspettiamo che il nostro governo esorti le autorità di Teheran”.
Iran Human Rights Italia