Secondo fonti in Iran, i 10 prigionieri che dovevano essere messi a morte ieri mattina nella prigione di Evin di Teheran sono stati trasferiti nella prigione di Ghezel Hesar.
Non è noto se la condanna verrà rivalutata.
Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce di Iran Human Rights (IHR) ha chiesto alle ONG per i diritti umani, e alla comunità internazionale di mantenere l’attenzione sulla situazione dei detenuti a rischio imminente di esecuzione. Amiry-Moghaddam ha dichiarato: “Grazie alla maggiore attenzione internazionale, queste esecuzioni non sono state effettuate, ma non vi è alcuna indicazione che le condanne a morte saranno annullate. Finché questi prigionieri sono condannati a morte la loro esecuzione può avvenire in qualsiasi momento”.
IHR e altre organizzazioni non governative per i diritti umani hanno lanciato un appello per fermare le esecuzioni di almeno 10 prigionieri in programma per l’11 ottobre, prima del rinvio al 13 ottobre.
Tre esperti delle Nazioni Unite, tra cui Ahmed Shaheed, il Relatore Speciale sui diritti umani in Iran, ha pubblicato una dichiarazione in cui esorta le autorità iraniane a sospendere le esecuzioni e a dichiarare una moratoria sulla pena di morte.