Le guardie di frontiera iraniane avrebbero ucciso a colpi d’arma da fuoco 10 migranti clandestini afgani, ferendone vari altri (8 o 12), secondo quanto denunciato dal Ministero degli interni dell’Afghanistan. L’episodio sarebbe avvenuto venerdì nella zona di confine della provincia afgana di Farah, ma i dettagli non sono stati ancora ben chiariti, e l’Iran nega ogni responsabilità.
Secondo le autorità afgane alcune centinaia di migranti in cerca di lavoro (300 secondo l’Associated Press, 200 secondo la France Press) hanno tentato di passare la frontiera illegalmente e le guardie iraniane hanno aperto il fuoco contro di loro. Le autorità afgane da una parte rimproverano le loro guardie di frontiera, che hanno permesso ai clandestini di passare il confine senza visto né passaporto (due sono state licenziate e rischiano l’incriminazione), dall’altro protestano contro la reazione iraniana “che – ha detto il portavoce del Ministero degli esteri Janan Mosazai – avrebbe dovuto essere civile, non militare.”
Da Tehran il generale Hamid Sharafi, comandante delle guardie di frontiera iraniane, consegna all’agenzia ufficiale ISNA la smentita: “La notizia non è vera. In base alle nostre indagini non possiamo confermarla.”
Sta di fatto che vari dei feriti sono arrivati nell’ospedale della provincia di Farah per ricorrere alle cure, e hanno raccontato dei loro compagni morti, aggiungendo anche che almeno 21 altri lavoratori afgani sono stati trattenuti dalle guardie di frontiera iraniane, secondo quanto affermato dal portavoce del governatore provinciale di Farah, Abdul Rahman Zhawandai.
Nella giornata di sabato il Ministro degli esteri afgano Zalmai Rasoul ha convocato l’ambasciatore iraniano in Afghanistan per consegnargli una protesta formale e per chiedere ulteriori dettagli sull’incidente.Oggi, su lato afgano del confine, è esplosa la protesta popolare. Decine di persone si sono riversate in strada nel capoluogo Farah urlando slogan anti-iraniani.
Ogni anno migliaia di afgani varcano il confine per cercare lavoro in Iran, spinti dalle drammatiche condizioni economiche del loro paese e per sfuggire alla conseguenze della guerra. Ma l’ostilità nei confronti del ruolo americano in Afghanistan, le ambizioni di supremazia regionale e un’economia devastata dalle sanzioni occidentali hanno via via inasprito la politica dell’Iran nei confronti dei migranti afgani, sempre più discriminati e osteggiati dal regime di Teheran.
Fonti: Associated Press, Agence France Press, Reuters