Due uomini sono stati messi a morte in Iran. Uno di loro è stato impiccato pubblicamente nell’Iran centrale, quattro settimane dopo essere stato arrestato. A riferirlo è stata l’agenzia di stampa iraniana, IRNA.
Stando a quanto riportato, un uomo è stato impiccato in pubblico nella città di Golpayegan (Iran centrale). Diverse migliaia di persone si sono raccolte sul luogo dell’esecuzione pubblica. L’uomo, identificato come Mansour Mirlouhi (43), è stato accusato di moharebeh (guerra contro Dio) e “corruzione sulla terra” per la partecipazione a diversi episodi di rapina a mano armata e due scontri armati a Khomein e Golpayegan, scontri che hanno provocato la morte di tre agenti delle forze dell’ordine e di due civili.
Secondo il resoconto dell’agenzia di stampa, Mirlouhiè stato arrestato il 1 ° gennaio 2015 e condannato a morte il 24 gennaio da una sezione della Corte Rivoluzionaria di Isfahan. La sua condanna a morte è stata approvata dalla Corte Suprema due giorni dopo, il 26 gennaio. Due giorni dopo, il 28 gennaio,
è stato impiccato pubblicamente.
Iran Human Rights (IHR) condanna fermamente l’esecuzione pubblica di Mirlouhi. “Oltre alla punizione inumana e degradante di esecuzione pubblica, anche la mancanza di un giusto processo rappresenta un’ altra grave violazione dei diritti umani in questo caso. L’intero processo giudiziario che ha portato all’impiccagione dell’uomo è durata meno di quattro settimane. Purtroppo la mancanza di un giusto processo, non è raro in Iran “: ha affermato Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce internazionale dell’organizzazione.
L’agenzia di stampa iraniana, Fars, ha inoltre riferito di un’altra esecuzione avvenuta nello stesso giorno a Teheran. Secondo l’agenzia la vittima, identificata come Ali Kamalvand, era stato condannato a 74 frustate per rapina e condannato a morte tre volte per tre stupri. Le accuse, però. non sono state confermate da fonti indipendenti.
Fonte: Iran Human Rights