Secondo fonti ufficiali e non ufficiali, le autorità iraniane hanno messo a morte un prigioniero domenica 11 ottobre e un totale di 17 detenuti il giorno seguente.
Secondo fonti ufficiali, tre detenuti sono stati messi a morte in pubblico nella provincia di Fars, lunedì 12 ottobre, per presunti reati di droga. Nello stesso giorno fonti confidenziali riportano un totale di 14 impiccagioni eseguite dalle autorità iraniane: sei prigionieri sono stati impiccati nella Prigione Centrale Karaj con presunte accuse di droga e stupro e otto sono stati messi a morte nella Prigione Centrale Orumiyeh sempre per presunti reati di droga. I nomi dei detenuti messi a morte nel carcere Karaj sono: Bahman Karimzadeh, Akbar Shafie, Farhad Dadashi, Nader Seifi, Kiumars e Hadi Mohammadi. Le fonti ufficiali non hanno riferito né commentato 14 delle 17 esecuzioni verificatesi lunedì.
Le esecuzioni pubbliche sono state annunciate dal dipartimento della giustizia a Fars che ha identificato i prigionieri come Nariman J., Yasser J., e Nasser P. Dalle informazioni si deduce che i tre prigionieri sono stati condannati a morte dal tribunale rivoluzionario per “diverse rapine a mano armata, omicidio e intimidazioni con l’uso di armi”.
Il giorno prima, un prigioniero accusato di omicidio è stato impiccato nella Prigione Centrale Bandar Abbas. La notizia è stato riportata dal dipartimenti di Giustizia di Hormogan e il prigioniero è stato identificato come M.T., 47 anni, in carcere dal 1995 fino al giorno dell’esecuzione.
Fonte: Iran Human Rights