Reporter senza frontiere condanna la sentenza a quattro mesi di carcere che un tribunale a nordovest della città di Tabriz ha imposto a Seid Ahmad Ronaghi Maleki per aver “scritto lettere alle autorità” e per “aver rilasciato interviste” circa la salute di suo figlio, un difensore dei diritti umani e un blogger che ha scontato una lunga pena detentiva in carcere.
Condannato in contumacia, a Maleki sono stati concessi 10 giorni per presentarsi alle autorità per iniziare a scontare la pena.
Suo figlio, Hossein Ronaghi Maleki, è stato arrestato nel dicembre del 2010 ed è stato condannato a 17 anni di prigione. Dopo aver subito diverse operazioni ai reni, le sue condizioni di salute sono diventate estremamente gravi al punto da rischiare la vita. I suoi genitori hanno così ottenuti il suo rilascio per motivi di salute, pagando una cauzione di 1.4 milioni di toman (500,000 euro).
In un post su Facebook, il 4 luglio, il figlio ha scritto: ” Questa mattina, quando la polizia è venuta a cercare mio padre, tutti hanno pensato che fosse venuta per me. Nessuno sapeva che era stato processato e condannato”.
“Hossein ha scontato la sua pena e dovrebbe essere rilasciato in base all’articolo 134 del nuovo Codice Penale Islamico”, ha affermato in un’intervista sua madre, riferendosi a un emendamento del 2013 secondo il quale una persona condannata per diversi reati e delitti deve scontare solo la sentenza per il reato più grave.