Amnesty International ha presentato il suo Rapporto annuale 2012. Ampio (10 pagine) il capitolo dedicato alle violazioni dei diritti umani nella Repubblica Islamica dell’Iran.
“Le libertà di espressione, di associazione e di riunione – si legge nell’introduzione - sono state soggette a severe restrizioni. Dissidenti politici, attivisti per i diritti delle donne e delle minoranze e altri difensori dei diritti umani sono stati arbitrariamente arrestati, detenuti in incommunicado, incarcerati al termine di processi iniqui ed è stato loro vietato di recarsi all’estero. Tortura e altri maltrattamenti sono stati la prassi e sono stati commessi nell’impunità. Le donne, come pure le minoranze religiose ed etniche, sono state vittime di discriminazione nella legge e nella prassi. Sono state messe a morte almeno 360 persone; si ritiene che il numero complessivo delle esecuzioni sia molto più elevato. Tra queste c’erano almeno tre condannati minorenni. Sono state eseguite condanne alla fustigazione e all’amputazione.“
Il capitolo sull’Iran è diviso in 13 sezioni: I) Contesto; II) Libertà di espressione, associazione e riunione; III) Detenzioni e arresti arbitrari; IV) Difensori dei diritti umani; V) Processi iniqui; VI) Tortura e altri maltrattamenti; VII) Pene crudeli, disumane e degradanti; VIII) Discriminazione contro le donne; IX) Diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender; X) Discriminazione – Minoranze etniche; XI) Libertà di religione o credo; XII) Pena di morte; XIII) Missioni e rapporti di Amnesty International.
Il rapporto può essere letto in italiano o in inglese.