Tre condannati sono stati impiccati in pubblico il 6 maggio nella Piazza della Libertà di Kermanshah (Iran occidentale)
Secondo l’agenzia di stato iraniana ISNA i tre prigionieri erano stati tutti condannati per omicidio.
Due di loro erano stati condannati per l’assassinio di un uomo. Avevano una relazione “immorale” con la moglie dell’uomo e avevano ricevuto 6 milioni di toman per ucciderlo. L’agenzia non precisa se la moglie della vittima sia stata accusata di adulterio e di complicità nel delitto.
Il terzo uomo impiccato era stato condannato per l’assassinio di una ragazza con un’arma da fuoco. La giovane e la sua famiglia avevano respinto la sua proposta di matrimonio, stando a quel che afferma l’agenzia.
Nessuno dei tre condannati è stato identificato con il nome.
Piazza della Libertà a Kermanshah è stata teatro di varie esecuzioni pubbliche negli ultimi anni (la fotografia si riferisce a un’impiccagione del gennaio 2012).
Iran Human Rights condanna con forza la nuova ondata di esecuzioni pubbliche in Iran. Mahmood Amiry Moghaddam, portavoce di IHR, ha detto: “La nuova ondata di esecuzioni in Iran ha lo scopo di diffondere la paura tra la popolazione in modo da prevenire eventuali proteste in relazione alle prossime elezioni presidenziali, in programma a giugno“.