Dieci prigionieri politici, in regime di isolamento nel settore 240 del penitenziario di Evin, Teheran, hanno cominciato uno sciopero della fame in seguito alla decisione delle autorità carcerarie di non farli ritornare nel settore comune, il 350.
Si tratta di:
1 – Saeed Madani
2 – Abdollah Momeni
3 – Abolfazl Abedini Nasr
4 – Siyamak Ghaderi
5 – Amir Khosro Dalirsani
6 – Mohamad Hassan Yousefpour Seifi
7 – Saeed Abedini
8 – Kamran Ayazi
9 – Mohamad Ebrahimi
10 – Poriya Ebrahimi
I dieci uomini, trasferiti in isolamento il 28 aprile, hanno immediatamente comunicato l’intenzione di scioperare. Ma, in seguito alle preghiere di altri prigionieri e alle promesse fatte dalle autorità, avevano ritardato l’inizio del loro sciopero della fame. Nella notte di lunedì, disattese le loro aspettative, hanno smesso di mangiare.
I prigionieri sono in completo isolamento e sono stati privati dei loro più basilari diritti e persino dell’ora d’aria.
Lunedì, giorno delle visite, le autorità carcerarie hanno impedito l’accesso alle loro famiglie. E sempre lunedì, il prigioniero politico Mohamad Amin Hadavi, in protesta per il trattamento riservato ai dieci detenuti, si è rifiutato di recarsi alla stanza delle visite.
Alcuni di questi prigionieri sarebbero in cattive condizioni di salute. Saeed Madani ha bisogno di essere operato alla cistifellea. Abdollah Momeni ha problemi ai reni e ai denti. Abolfazl Abedini Nasr è malato ai reni e al cuore. Saeed Abedini soffre di disfunzioni gastrointestinali e digestive. Mohamad Ebrahimi ha una malattia ai polmoni.
Fonte: Persianbanoo