Amnesty International lancia un appello per salvare la vita di Hamid Ghassemi-Shall, cittadino iraniano-canadese ad imminente rischio di esecuzione. Il 15 aprile la famiglia è stata informata che la sua condanna a morte è stata trasferita alla sezione della magistratura che esegue le sentenze capitali.
Sul sito di Amnesty International è possibile guardare un video in cui la moglie italiana di Ghassemi-Shall, Antonella Mega, racconta la sua storia.
Hamid Ghassemi-Shall è stato arrestato il 24 maggio 2008 mentre era in visita dall’anziana madre in Iran. Suo fratello maggiore, Alborz Ghassemi-Shall, era stato arrestato circa due settimane prima. Entrambi i fratelli sono stati detenuti in isolamento senza rappresentanza legale, nel carcere Evin di Teheran per 18 mesi, nel novembre 2009 i fratelli sono stati trasferiti in un’altra sezione del carcere con altri prigionieri.
Il 29 dicembre 2008 i due uomini sono stati condannati a morte a seguito di un processo iniquo celebrato da un tribunale rivoluzionario. Sono stati condannati per moharebeh (inimicizia con Dio) per spionaggio e cooperazione con l’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano (Pmoi).
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Fonte: Amnesty International