Secondo quanto riferito da fonti attendibili in Iran, negli ultimi due giorni 25 prigionieri sono stati messi a morte in due diverse prigioni in Iran. Nessuna delle esecuzioni è stata annunciata da fonti ufficiali iraniane.
21 detenuti messi a morte nella prigione di Ghezel Hesar a Karaj (ad ovest di Teheran) il 2 luglio:
Secondo fonti attendibili con cui Iran Human Rights (IHR) è in contatto, 21 prigionieri sono stati impiccati nel carcere di Ghezel Hesar a Karaj.
17 dei prigionieri appartenevano alla prigione Gehzelhesar mentre 4 prigionieri erano stati trasferiti da altre prigioni a Ghezelhesar per l’esecuzione. Uno dei prigionieri trasferiti dal carcere di Rajai Shahr è stato identificato come “Mohsen Jahanbakhsh”, nato nel 1977, condannato a morte dal giudice Salavati per Moharebeh (guerra contro Dio)e per aver preso parte ad una rapina a mano armata. La sua famiglia non è stata informata dell’esecuzione e non ha avuto la possibilità di fargli visita per l’ultima volta.
Per il momento non si conosce l’identità degli altri 20 prigionieri, ma la maggior parte di loro è stata condannata per “Moharebeh”, “corruzione sulla terra” e per droga.
Quattro prigionieri sono stati impiccati nel carcere di Rajaei Shahr il 3 luglio:
Secondo fonti di IHR, quattro prigionieri sono stati impiccati nel carcere di Rajai Shahr a Karaj (ad ovest di Teheran) ieri mattina 3 luglio. I prigionieri erano stati condannati per omicidio e tre di loro sono stati identificati come “Mohammad Jafari”, “Ali Yadegari” e “Karim Taraj”.
IHR condanna con forza le esecuzioni avvenute negli ultimi giorni e mette in guardia circa il crescente numero delle esecuzioni nei giorni precedenti al mese sacro del Ramadan. Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce di IHR ha esortato la comunità internazionale a reagire a queste esecuzioni.