Martedì 21 febbraio alle ore 12, presso la sala “Caduti di Nassiriya” del Senato della Repubblica, sarà presentato in anteprima mondiale il “Rapporto annuale sulla pena di morte in Iran” a cura di Iran Human Rights .
Dai dati raccolti in un anno di lavoro, emerge che l’ondata di esecuzioni cominciata dopo le proteste post-elettorali del 2009 non accenna a fermarsi. Le autorità iraniane continuano a mettere a morte ogni anno parecchie centinaia di prigionieri, alcuni dei quali rei minorenni, spesso con il pretesto di combattere il narcotraffico. Il frequente ricorso alla prassi delle esecuzioni in pubblico dimostra inoltre che il governo di Teheran usa la pena capitale come strumento politico per diffondere la paura nella società e per reprimere il dissenso.
La presentazione del Rapporto sarà anche l’occasione per riflettere sulla drammatica situazione dei diritti umani nella Repubblica Islamica dell’Iran, alla vigilia delle elezioni parlamentari del prossimo 2 marzo, prima scadenza elettorale dopo le contestate presidenziali del 2009.
INTERVERRANNO: Pietro Marcenaro, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato; Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce internazionale di Iran Human Rights ; Marco Curatolo, presidente di Iran Human Rights Italia
Iran Human Rights è un’ organizzazione non governativa, politicamente indipendente, che ha come scopo la difesa dei diritti umani in Iran. Nata nel 2007, ha sede a Oslo e membri attivi in Iran, in Europa, Asia e Nord America. Due sezioni nazionali di IHR sono presenti in Norvegia e in Italia
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