La consigliera del presidente iraniano per gli affari delle donne, Fahimeh Farahmanpour, ha espresso grave preoccupazione per l’esclusione delle donne dalla corsa elettorale da parte dei Consiglio dei Guardiani.
Farahmanpour ha riferito all’agenzia ISNA, il 9 febbraio, che l’esclusione delle donne dalla lista dei candidati, in particolare modo nelle piccole città e paesi, “avrà effetti negativi sulla società”.
Quando una candidata – ha aggiunto – in una piccola città viene esclusa sulla base del paragrafo 1 dell’articolo 28, che fa riferimento alla mancanza di un impegno pratico per l’Islam, deve poi farsi carico di un peso non indifferente per la sua comunità. Inoltre, un tale approccio intende scoraggiare le donne a partecipare al dibattito politico in futuro, consolidando l’idea della presenza minima delle donne sulla scena politica.
La consigliera del Presidente non ha fornito dettagli circa il numero di donne escluse dalla corsa elettorale.