Il primo settembre 2015 un prigioniero nel braccio della morte presumibilmente accusato di sequestro di persona, di rapina a mano armata e stupro è stato impiccato in pubblico nella città di Bandar Abbas.
Secondo l’ufficio informazione della magistratura di Hormozgan, le iniziali del detenuto sono “A.Gh.”.
Le notizie citano anche i fratelli del detenuto, identificati come “V.Gh.” e A.Gh“, sospettati di aver preso parte al reato, ma non è dato sapere se sono anche loro nel braccio della morte.
Lo scorso fine settimana, sempre nella prigione centrale di Bandar Abbas, un prigioniero è stato messo a morte e uno è stato perdonato per due diversi omicidi.
Secondo il sito del dipartimento giudiziario di Hormozgan, sabato mattina 29 agosto, un prigioniero accusato di omicidio è stato messo a morte nella prigione centrale di Bandar Abbas. Le notizie parlano di un detenuto identificato come “A.Z.”, presumibilmente coinvolto in un accoltellamento mortale a Minab Country, Hormozgan.
Stando a quanto riportato dal sito governativo Seda Sima, domenica 30 agosto nella stessa prigione un detenuto accusato di omicidio è stato salvato dalla morte dalla famiglia della vittima.
Il prigioniero, coinvolto tre anni fa in una discussione rivelatasi fatale per una esigua somma di denaro, non è stato identificato né per nome né per iniziali.
Il padre della vittima ha affermato: “perdere un figlio è estremamente doloroso, non volevo che i genitori dell’assassino provassero la stessa esperienza. Volevo anche salvarlo in nome di Dio”.
Secondo le notizie riportate da Seda Sima, negli ultimi due anni 17 prigionieri, nella prigione di Bandar Abbas, sono stati salvati dalla pena di morte in seguito al perdono da parte della famiglia della vittima.
Fonte: Iran Human Rights