Arrestata la giovane attivista Atena Daemi. Il 26 novembre gli agenti delle Guardie Rivoluzionarie hanno fatto irruzione nella sua casa senza alcun mandato d’arresto, prelevandola con forza e minacciandola di morte. Daemi, 29 anni, è stata portata nella prigione di Evin, aTeheran, e trasferita nella sezione femminile del carcere.
Nel maggio del 2015 Atena Daemi è stata condannata a 14 anni di reclusione, accusata di “assemblea e collusione contro la sicurezza nazionale”, “propaganda contro lo Stato”, “insulto alla Guida Suprema e alle istituzioni sacre” e “falsa testimonianza”. Daemi aveva respinto ogni accusa e aveva fatto appello contro la decisione del giudice. Nel settembre 2016 la condanna iniziale è stata ridotta a 7 anni di detenzione.
La sua vicenda giudiziaria ha inizio nell’ottobre 2014 quando viene arrestata e poi rilasciata, temporaneamente e su cauzione, solo nel febbraio del 2016 dopo aver trascorso 482 giorni in detenzione e circa 86 in isolamento nella prigione di Evin.
Tutte le accuse a suo carico sarebbero basate sui suoi post pubblicati su Facebook, su video e audio di canzoni di protesta trovate sul suo cellulare e sulla sua partecipazione a manifestazioni contro la pena di morte e l’obbligo del velo e a sostegno dei bambini di Kobane.
Fonte: BCR Group