Khosro e Massoud Kordpour
Ha avuto luogo il 16 settembre, presso il Tribunale rivoluzionario di Mahabad, la seconda udienza del processo contro i due fratelli Massoud e Khosro Kordpour, giornalisti curdi arrestati nel marzo scorso proprio a Mahabad. I due erano rispettivamente inviato e caporedattore del sito Mukrian News. La stessa testata dà notizia che nel corso dell’udienza sono state approfondite le accuse di “propaganda contro il sistema” e “offese alla Guida suprema”.
Il giudice ha stabilito che l’accusa di “pubblicazione di falsità con lo scopo di perturbare l’opinione pubblica” non rientra nella sua giurisdizione, mentre sugli altri capi d’imputazione saranno necessarie ulteriori indagini.
Abbas Jamali, membro del team difensivo dei fratelli Kordpour, ha detto alle organizzazioni per i diritti umani di avere sensazioni positive sull’andamento del processo e che ha speranze che il verdetto sarà equo. Ha anche aggiunto che – a suo dire – il giudice era convinto che i due giornalisti non abbiano mai offeso alcuna figura istituzionale.
Per quanto riguarda Massoud, è stato detto durante l’udienza che sia come insegnante che come giornalista ha sempre operato nel rispetto delle leggi, non ha commesso crimini e non ha mai offeso la Guida suprema.
Al di là delle sensazioni positive del legale, resta comunque il fatto che la corte non ha deciso di rilasciare su cauzione nessuno dei due fratelli. La prossima udienza si terrà il mese prossimo.
Nei giorni scorsi 30 attivisti iraniani hanno scritto una lettera aperta al presidente Hassan Rouhani chiedendogli sostegno per il rilascio dei due giornalisti. Anche 6 parlamentari curdi hanno scritto al presidente implorandolo di fare in modo che il caso dei Kordpour venga rivisto.
La prima udienza del processo ha avuto luogo il 3 agosto, sempre a Mahabad.
Fonte: RADIO ZAMANEH
